Con circa 130 abitanti e 4,9 km2 di territorio, Irma è il comune meno esteso e popoloso della Valle Trompia: come un nido dentro un incavo d’albero, un po’ più in alto sul tronco, non parte dal fondovalle e non giunge alle cime ma è lì, incastonato nella conca sopraelevata che parte poco prima del paese e finisce sotto le corne del Monte Ario. L’autonomia di Irma praticata, rivendicata, nei secoli più volte perduta e riconquistata, caratterizza la storia di questa comunità. Noto già in epoca romana per l’abbondanza di risorse boschive e acqua di ottima qualità, garantita da una varia presenza di torrenti, falde sotterranee e sorgenti, il villaggio probabilmente deve il suo nome Herma fino al XII sec., alla sua posizione isolata (dal latino eremus). Una seconda discendenza del toponimo, invero meno credibile, è da Hermes, divinità greca che i latini chiamano Mercurio: ad accreditare la relazione il ritrovamento di una statuetta bronzea di epoca romana raffigurante appunto Mercurio, conservata presso il Museo di S. Giulia a Brescia.