Chiese, santuari e Pievi

Eremo di Santa Maria della Misericordia

Luogo d'arte e di culto

Su un basso sperone roccioso, a margine di una conca prativa, sorge l’antico eremo di Conche. Fondato dall’eremita Costanzo, oggi patrono navese, nel XII secolo il piccolo cenobio visse momenti alterni di splendore e alla donazione delle strutture al comune di Nave. Oltrepassato un piccolo androne, ci si trova nel cortile del complesso, sul fondo del quale si aprono gli archi di un portico secentesco che ha celato la base della torre campanaria e la facciata della chiesa come testimonia un frammento di Maestà quattrocentesca superstite nelle scale del piano primo. Varcata la soglia della chiesa, sulla sinistra si trova un piccolo vano, di difficile accesso, adibito ad ossario, mentre poco più avanti una ripida scalinata consente di salire al piano della chiesa. Ciò che più colpisce entrando è la forte asimmetria degli spazi, data dalla presenza sul fianco sinistro di una sola navata laterale edificata nel XV secolo. Dello stesso periodo è il modesto affresco della Madonna in trono che impreziosisce il fronte del pilastro che separa le due navate. Tutto il resto delle decorazioni, un ricco e variegato ciclo pittorico, sono invece opera del pittore bresciano Vittorio Trainini che, nel 1958, ha lasciato opere anche all’ingresso e nella foresteria dell’eremo.