dal 30 Maggio 2024
al 27 Giugno 2024
Altre Voci. Storie di migrazione al cinema
Nuovo appuntamento con Sconfiniamo, il programma di sensibilizzazione del SAI – Sistema di
Accoglienza e Integrazione di Comunità Montana Valle Trompia, che da giovedì 30 maggio
darà il via alla settima edizione della rassegna cinematografica ALTRE VOCI.
ALTRE VOCI è una rassegna cinematografica itinerante che si svolge in Valle Trompia dal 2018.
Una rassegna che predilige sguardi meno noti sul tema delle migrazioni, ogni anno propone
un approfondimento sulle diverse sfaccettature delle migrazioni forzate, storie personali, i
contesti di provenienza dei richiedenti asilo e i motivi per i quali fuggono. L’edizione di
quest’anno propone diversi temi: la storia di un viaggio in Nigeria alla scoperta del grande
musicista Fela Kuti (Fela. Il mio dio vivente, giovedì 30 maggio a Gardone V.T.), la costruzione di
nuovi muri alle frontiere europee, invalicabili per alcune nazionalità (Mur, recentemente vincitore
del nastro d’argento per miglior documentario, a Nave giovedì 6 giugno), la storia intima di una
famiglia che racconta l’Iran dagli anni ’50 ad oggi (Radiograph of a family – giovedì 13 giugno a
Ponte Zanano), la quotidianità di una famiglia che vive al confine tra Palestina e Israele (200
metri – giovedì 20 giugno a Bovezzo) e infine che cos’è la rotta balcanica per i migranti
proveniente dall’Asia (Trieste è bella di notte – giovedì 27 giugno all’Odeon di Lumezzane).
L’iniziativa è inserita in “Sconfiniamo”, il programma di sensibilizzazione del territorio del
progetto SAI – Sistema di Accoglienza e Integrazione della Valle Trompia Accogliente che
vede come capofila Comunità Montana di Valle Trompia e come enti gestori Cooperativa
Sociale Il Mosaico e Cooperativa La Rete. Il progetto vuole portare all’attenzione della
cittadinanza i temi delle migrazioni forzate e dei sistemi di accoglienza per persone richiedenti e
titolari di protezione internazionale.
Obiettivo della rassegna è quello di aprire un confronto tra gli attori dell’accoglienza e i cittadini
per contribuire all’abbattimento di stereotipi e pregiudizi affrontando in maniera franca
opportunità e problematiche che il fenomeno delle migrazioni forzate porta con sé, cercando di
trovare risposte possibili e favorire i processi che portano le persone richiedenti e titolari di
protezione internazionale verso un’autonomia e un’integrazione nelle comunità di arrivo.
Ingresso libero per tutta la rassegna
Infoline 340 0048906
sconfiniamo@coopmosaico.com
IL PROGRAMMA di ALTRE VOCI 7
• Giovedì 30 maggio, ore 20:30 – Cinema teatro – Inzino (Gardone Val Trompia)
FELA. IL MIO DIO VIVENTE di Daniele Vicari (Italia, 2023) documentario, 90’
https://www.youtube.com/watch?v=IlZLLwf1-so
Primi anni ’80. Un giovane regista, Michele Avantario, incontra il grande musicista e rivoluzionario nigeriano Fela Kuti e da quel
momento dedica la sua vita alla realizzazione di un film interpretato dallo stesso Fela. Non ci riuscirà mai, ma scoprirà qualcosa
di più importante per lui: una nuova idea di esistenza. Una storia che suona, balla, fuma, ama, viaggia, che ha il sapore
dell’Africa, della politica, degli anni 70 e che supera ogni forma di colonialismo, anche quello “interiore” che ancora oggi ci
portiamo dentro.
• Giovedì 6 giugno, ore 20:30 – Cinema sala San Costanzo – Nave
MUR di Kasia Smutniak (Italia, Polonia, 2023) documentario, 107’
https://www.youtube.com/watch?v=70v6tAlLc7o
Marzo 2022, da pochi giorni la Russia ha invaso l’Ucraina e l’intera Europa si è mobilitata per dare asilo ai rifugiati. Il Paese che
si è distinto per tempestività e generosità è stata la Polonia, lo stesso Paese che ha appena iniziato la costruzione del muro più
costoso d’Europa per impedire l’entrata di altri rifugiati. Una striscia di terra che corre lungo tutto il confine bielorusso, chiamata
zona rossa, impedisce a chiunque di avvicinarsi e vedere la costruzione del Muro, il protagonista della storia raccontata in questo
film. Kasia Smutniak esordisce alla regia con un film che è allo stesso tempo un diario intimo e una denuncia. Il percorso, un
incerto e rischioso viaggio nella zona rossa dove l’accesso non è consentito ai media, inizia davanti a un muro e davanti a un
altro muro finisce.
• Giovedì 13 giugno, ore 20:30 – Spazio praticabile Treatro – Ponte Zanano
RADIOGRAPH OF A FAMILY di Firouzeh Khosrovani (2020), documentario 80’
https://www.youtube.com/watch?v=djc6XC4Q-BE
Hossein, iraniano occidentalizzato, sposa Tayl, una donna del suo Paese che non ha mai lasciato la famiglia di origine. Insieme
si trasferiranno in Svizzera, conducendo una vita lontana anni luce da quella che avrebbero vissuto in Iran, anche se il rapporto
fra marito e moglie mostra qualche segno di disparità anche in terra straniera. Quando la coppia tornerà a Teheran le tradizioni
avranno tuttavia il sopravvento e le difficoltà per Tayl aumenteranno: la sua casa diventerà una prigione dorata per sottrarsi alla
quale, e per recuperare la propria identità e indipendenza, la donna si unirà ai movimenti fondamentalisti che hanno preso piede
nel suo ritrovato Paese.
• Giovedì 20 giugno, ore 20:30 – Auditorium oratorio Paolo VI Bovezzo
200 METRI di Ameen Nayfeh (Palestina, Giordania, Italia, Svezia, 2020) drammatico, 86’
https://www.youtube.com/watch?v=EbqIrdz39Kk
La famiglia di Mustafa e sua moglie Salwa è divisa dal muro che separa palestinesi e israeliani in Cisgiordania. Lui si rifiuta di
accettare il visto di lavoro israeliano per risiedere nella propria terra e così ha scelto di vivere oltre la barriera, separato dalle
persone che ama. La situazione mette in crisi la famiglia, ma Mustafa e Salwa fanno di tutto per far funzionare le cose. Un
giorno Mustafa viene avvisato che il figlio ha avuto un incidente: l’uomo si precipita al checkpoint israeliano, ma a causa di un
problema burocratico gli viene negato l’ingresso. Disperato, chiede aiuto a un contrabbandiere e insieme ad altri passeggeri
s’imbarca in un viaggio sulle colline lungo le quali scorre il confine. Un viaggio di chilometri per coprire una distanza idealmente
percorribile in appena 200 metri…
• Giovedì 27 giugno, ore 20:30 – Cinema Odeon Lumezzane
TRIESTE È BELLA DI NOTTE di Matteo Calore, Stefano Collizzolli, Andrea Segre (2023) documentario, 75’ https://www.youtube.com/watch?v=qHYmBbe54vM
Uno sguardo alle storie e ai percorsi attraverso cui si dipana l’immigrazione nord-orientale verso l’Italia. Agli occhi di chi proviene
dall’Iran e dal Medio Oriente in cerca di asilo, e attraverso la Turchia risale verso nord al di là dell’Adriatico, il punto di arrivo della
Slovenia è quello che prelude all’ingresso in Italia e alla vista di Trieste, “bella di notte” con le luci sul porto. Una volta arrivati,
però, i profughi si scontrano con politiche di accoglienza in costante cambiamento, tra equilibri europei, “riammissioni informali” e
illegali, e una polizia che “fa il suo lavoro”.